Chirurgia Orale e Maxillofacciale

La chirurgia orale comprende una serie di interventi eseguibili in ambulatorio in anestesia locale.
Il nostro team è composto da medici altamente specializzati e da un chirurgo maxillo facciale per affrontare in serenità anche gli interventi chirurgici più complessi quali:

INNESTI OSSEI
In situazioni di carenza di osso, è possibile incrementare la zona deficitaria tramite innesti ossei che possono essere autologhi (dal paziente stesso), omologhi (da donatore) o eterologhi (sostituti ossei di origine animale o di origine chimica).
L’innesto osseo autologo è un prelievo di osso da siti donatori del paziente stesso che viene in seguito innestato nella zona ossea carente (dove esiste cioè un deficit osseo che impedisce il posizionamento di un impianto). I prelievi di osso autologo (cioè dal paziente stesso) avvengono da zone intra-orali (mento,  branca montante della mandibola), o da zone extra-orali (anca, teca cranica).
L’innesto osseo omologo (freshfrozen bone, FFB) è tessuto osseo prelevato da donatore e reso disponibile dalle Banche Regionali del Tessuto Muscolo-Scheletrico ai fini dell’innesto osseo in chirurgia ricostruttiva.
Tale innesto costituisce una valida alternativa terapeutica all’utilizzo di osso autologo (prelevato da cresta iliaca o calvaria) per le sue qualità di materiale da innesto e per le possibili complicanze legate alla presenza di un sito chirurgico donatore.
Il materiale è disponibile in quantità elevata ad un ottimo rapporto costo-beneficio e il suo utilizzo rende possibile una significativa diminuzione dei tempi operatori.
L’innesto osseo eterologo più utilizzato è l’osso bovino deproteinizzato. L’ osso bovino deproteinizzato è inoltre impiegato quando si fanno gli impianti post estrattivi. Questo tipo di osso viene inserito per colmare lo spazio tra l’impianto e l’alveolo post estrattivo (cioè la sede ossea dove vi era il dente estratto). E’ stato, infatti, provato che l’innesto di osso bovino deproteinizzato previene il riassorbimento dell’alveolo che porterebbe ad un'antiestetica alterazione della naturale morfologia gengivale.

RIALZO DEL SENO MASCELLARE
La procedura di rialzo del seno si rende spesso necessaria per l’inserimento di un impianto nella parte posteriore del mascellare superiore.
Infatti quando si perdono i denti posteriori superiori, l’osso in quella zona si riassorbe e si riduce con il tempo. Di conseguenza, i seni mascellari si espandono per andare ad occupare lo spazio vuoto che prima era occupato dall’osso.
Per inserire correttamente un impianto, è quindi necessario rialzare i seni e creare lo spazio per il posizionamento di altro tessuto osseo in quella zona.
Il rialzo del seno è una procedura comune. Se l’intervento è eseguito correttamente, non vi sono rischi di ripercussioni sui seni mascellari, sullar espirazione o allergie.
E’ consigliabile seguire sempre i richiami periodici di igiene e controllo suggeriti dai medici ed igienisti di DENTAL team, in modo da garantire la buona riuscita dell’intervento e di un corretto mantenimento post operatorio.
Estrazioni complesse: l’estrazione del dente del giudizio incluso è un tipo di intervento molto delicato, in particolare se si tratta dei molari inferiori. Infatti è molto probabile che l’ottavo incluso si trovi in prossimità del nervo alveolare inferiore, ovvero il nervo che distribuisce sensibilità alla mandibola ed al labbro inferiore. E’ quindi necessario valutare attentamente il caso con esami radiografici quali la panoramica e talvolta anche la Tac Cone-Beam.
Apicectomia: l’apicectomia è una pratica chirurgica volta all’eliminazione della parte terminale della radice e all’otturazione della parte rimanente. L’apicectomia è necessaria nei casi in cui l’infezione permane nonostante sia stato devitalizzato e ritrattato il dente in modo corretto, oppure quando vi è impossibile eseguire il ritrattamento per vari motivi (possibilità di fratturare la radice, presenza di perni non rimovibili, ecc..).
Allungamento di corona: L’allungamento della corona clinica é un intervento chirurgico volto a ristabilire una migliore proporzione fra dente e tessuto osseo e gengivale, a scopo terapeutico od estetico. L’allungamento di corona permette, dunque, di aumentare la quantità di superficie dentale esposta, allo scopo di ottenere i benefici estetici desiderati oppure predisponendo in modo ideale gli elementi dentari alla successiva terapia ricostruttiva.

CHIRURGIA PARODONTALE
Quando la salute dei tessuti è talmente compromessa da rendere inefficaci le terapie non chirurgiche, si rende necessario ricorrere alla Chirurgia Parodontale. Questo tipo di chirurgia permette di eseguire una più accurata pulizia delle radici, cercando di ridurre i danni causati dalla malattia parodontale, grazie ad un accesso all’osso più agevole.

CHIRURGIA MUCO-GENGIVALE
La chirurgia muco-gengivale si occupa di ricostruire il tessuto gengivale perduto con un duplice intento: salvaguardare la salute dentale e ripristinare l’estetica del sorriso. Il tessuto gengivale può essere soggetto a danni e a recessioni a causa di eventi traumatici oppure, più spesso, a causa della progressione della malattia parodontale (piorrea). La parodontite cronica, infatti, può provocare la graduale retrazione della gengiva e conseguentemente, la progressiva esposizione delle radici dentali. Le radici scoperte aumentano la sensibilità dentinale, rendendo fastidiose, e in alcuni casi dolorose, l’assunzione di cibi o bevande caldi o freddi e le quotidiane manovre di igiene orale domiciliare. Le radici esposte, inoltre, aumentano la possibilità di carie radicolari.
Tuttavia anche l’estetica ne risente, facendo sembrare i denti ‘allungati’ ed il sorriso meno armonico. Questo tipo di intervento ha invasività molto ridotta e consiste nel prelevare del tessuto molle da altre aree intra-orali (generalmente dal palato) permettendo così una neoformazione spontanea di tessuto attorno alle radici. Nelle zone da cui viene prelevato il tessuto, la rigenerazione avverrà in poche settimane.

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